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A volte mi sento come una lupa che ulula alla luna. Disperata. Disperante. Una lupa che lancia verso il cielo la sua angoscia. Eppure non si arrende.

venerdì 22 febbraio 2013

Perchè no, perchè sì

Leggo stamane il bel post di Cristiano Governa sul suo blog de Il fatto quotidiano dal titolo Gli "strange days" di Beppe Grillo
 http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/22/strange-days-di-beppe-grillo/508467/ 
e appena ieri avevo letto il post di Sara
 http://dopolapioggia.wordpress.com/2013/02/15/sulla-fragilita-dellonesta/ .
Così, in questa uggiosa giornata di fine febbraio e ultimo giorno di campagna elettorale anch'io mi cimento e provo a spiegarvi con un ragionamento molto semplice chi mi convince e chi no.
  • Non mi convince Berlusconi. Non mi ha mai convinto. Perchè non mi lascio abbindolare da promesse che fanno appello agli umori del momento, a singole questioni contingenti. Non mi convincono le pirotecniche professioni di incondizionato e disinteressato amore per il popolo e per la patria (per altro più volte in passato inviate amorevolmente a quel paese) seguite da mirabolanti certezze di lunga e felice vita nel paese di bengodi. Mi insospettiscono gli innumerevoli procedimenti a carico: uno può essere vittima di un errore giudiziario una volta.. tòh! due, ma sempre sempre! E non credo neppure all'uso politico della giustizia, per quanto talvolta i magistrati facciano di tutto per indurci a credere che sia così. Mi mettono in allarme scelte che favoriscono i pochi che potranno abbondantemente lucrare su un progetto, indorando l'amara pillola del costo, rivestendo e ripulendo l'intera operazione e presentandola come un bene per la collettività ed un servizio per i cittadini. Trovo immorali provvedimenti presi solo ed unicamente per proprio interesse personale, anche a discapito del bene comune. E' un buon venditore, ma siamo certi di aver bisogno di un'azione di marketing?  E poi non mi piacciono i puttanieri.
  • Non mi convince il Movimento 5 stelle. Perchè non mi convice chi parla alla pancia delle persone e non alla testa. Diffido di chi strilla: urlano, in genere, coloro che non hanno argomenti, per farsi sentire. Se uno glia rgomenti ce li ha, non ha proprio altro modo per farsi ascoltare? Quello che ho capito è che bisogna mandare tutti a casa , ma tutti proprio tutti, senza distinzioni e senza attenzioni, stile treno da deportazione. Quello che non ho capito è il programma : sembra che dica "Vogliamo un mondo migliore, una politica fatta da gente onesta e per bene, una vita serena per tutti". Che come dichiarazione di principio è molto bella e condivisibile. Ma come programma politico è un po' miserello. Non ci spiegano nè il come, nè il quando, visto che i due anni di tempo promessi da Grillo, sembrano poco realistici. Ma soprattutto non ci spiegano chi:  e questo sinceramente è preoccupante. Mi piace Guy Fawkes, ma non so se gli affiderei il governo del mio Paese. E poi è sufficiente l'onestà per governare?  Ne dubito: mi aspetto ben altre capacità e competenze da chi mi rappresenta, oppure dovremo sorbirci ancora tanti Eraldo Isidori. Altro motivo di diffidenza è la supponenza: solo i grillini sono onesti e tutti gli altri disonesti? Solo loro hanno capito tutto e noi siamo dei perfetti imbecilli?
  • Non mi convince la Lega. Questo punto sembra persino superfluo, ma giusto per correttezza dirò che nulla potrebbe essere più lontano da me di un partito che si fonda sull'egoismo, la menzogna, l'ipocrisia e giù fino al razzismo.
  • Non mi convince Monti. A dire il vero, paradossalmente, lo rispettavo molto di più mentre ci stangava. Adesso sembra abbia imparato bene la lezione e fa il politico a tempo pieno. Ma in ogni caso incarna e rappresenta tutto ciò che ho sempre ritenuto essere un male per l'umanità: il mercato piratesco, il bussiness senza limiti, il profitto sopra ogni cosa. I ricchi che devono fare i ricchi e i poveri che devono tacere e lasciarsi governare. Oltre che pagare per tutti. Perchè come diceva Petrolini "Non hanno molto, ma sono tanti".
  • Casini e Fini. Verrebbe da scrivere "Non pervenuti". A parte certi sproloqui di Casini sull'integrità della famiglia (quale delle tante Onorevole Casini?). Non si sono visti molto.
  • Giannino. Non vorrei infierire e quindi mi limiterò a scrivere che la parola declino, mi ricorda un film con Robin Williams "Mosca a New York" di Paul Mazursky: quando il protagonista, un musicista russo in tourné a New York,  arriva per la prima volta nella città statunitense, abbagliato, ma anche affascinato dalle luci esclama:"Quanta decadenza!". Anacronistico e ipocrita.
  • Non mi convince il Pd. E anche qui mi limiterò a riportare una citazione da un film, più volte ripetuta da molti "E dilla una cosa di sinistra!" esortava Nanni Moretti all'indirizzo di D'Alema. Io amo la chiarezza: non ci si veste in maschera per andare ad un funerale. Oggi il Pd sembra un partito senza identità: un passato di sinistra, con un vestito da moderato.
  • Discorso a parte per Ingroia. Mi convincerebbe e molto. Se fosse che non amo gli integralismi di nessun genere e colore, oltre al fatto che spesso Ingroia mi è sembrato infantile e anche poco affidabile. Con una progettualità talmente alta e nobile, da scivolare inevitabilmente nel minimalismo.

  • Per ultima SeL. Croce e delizia, come una celebre aria verdiana. E' il partito che sento più vicino per idee e per progetto. Tuttavia, mi hanno lasciata perplessa alcune scelte del passato e un certo distacco dagli elettori, mantenuto nel linguaggio. Comprendo invece molto bene l'attuale scelta di far parte della coalizione: non facile, ma suppongo necessaria.
Alla fine di questa parate di stelle e non,  la conclusione è che io voterò, perchè non voglio che altri decidano per me, perchè nel bene e nel male io voglio esserci ed esprimere le mie idee, che per quanto poche e confuse, ci sono. E che purtroppo, con molti dubbi e parecchie perplessità, purtroppo non sceglierò chi mi rappresenta pienamente, ma chi mi convince più degli altri.

lupaperplessa

mercoledì 20 febbraio 2013

Vota il neurone, col neurone. (Abbasso i poveracci!)

Sono stata a lungo indecisa, dopo aver visto lo spot omofobo dei Fratelli (di altri, non miei) d'Italia, se pubblicarlo qui oppure no. Pubblicarlo, avrebbe significato per me, esporre le due facce da lemure al pubblico ludibrio, più di quanto non siano già state. Ho optato per il no, perchè ho pensato che non mi sarebbe piaciuto essere strumento di ulteriore visibilità dei due individui e perchè ho letto i commenti al video postato su youtube e ho ritenuto sufficienti quegli insulti. Tuttavia il fatto (o fattaccio) offre più di uno spunto di riflessione. In primo luogo il dilettantismo dilagante nella nostra classe politica. La Signora Meloni si è dissociata e ha definito volgare lo spot. E, sì, però stanno nel suo partito gentile signora Meloni, il che fa supporre che fino ad ora Ella abbia approvato la loro presenza, esistenza e supponenza, o che l'abbia ignorata e che altri reclutino o accettino cotanti candidati. Perchè è evidente, che per quanto i dirigenti che li hanno accolti o reclutati possano condividere le stesse posizioni omofobe, è da sciocchi non immaginare che certi atteggiamenti risultino un boomerang comunicativo di sicuro effetto. Dilettantismo, appunto. La seconda considerazione riguarda la tracotanza con cui spesso e diffusamente individui sprovvisti anche della semplice di parvenza di neurone si abbandonino a triviali manifestazioni di omofobia, razzismo, maschilismo, bullismo. D'altra parte se la massima punizione è una tirata d'orecchie...perchè no? Questo è diventato il paese di chi non paga mai per le proprie colpe, dove i responsabili non sono mai perseguiti. Non si chiede  l'applicazione della legge del taglione, eh no! A volte basterebbero persino delle scuse, un mea culpa. Danno tanta soddisfazione! Ora è vero che , come scrive Nichi Vendola su Twitter, sono dei poveracci, ma a parte la magra consolazione di poterli così apostrofare, credo piacerebbe a molti poterli anche severamente punire. Così, per rimanere in tema di parti anatomiche, decisamente più nobili e più a nord, invito a punirli votando col neurone, chi del neurone è dotato. Non certo i poveracci.

martedì 19 febbraio 2013

Alla vigilia di qualcosa

Al voto! Al voto! dissero gli uomini con il cilindro ed il frac. Al voto! Al voto! ribatterono gli uomini col basco ed il fazzoletto rosso. Al voto! Al voto! fecero eco gli uomini con i capelli scarmigliati e gli occhi iniettati di sangue e di livore. E' un privilegio ereditato dai nostri avi! dissero gli uomini in frac.  E' un diritto conquistato con il sangue ed il sacrificio dei nostri padri! replicarono gli uomini col basco. E' una pretesa che discende dalla sopportazione, per decenni, di arroganti e prevaricatori! urlarono gli scarmigliati. Vogliamo che le cose restino uguali perchè possano andare avanti! dissero gli uomini col cilindro.Vogliamo andare avanti, perchè tutti siano uguali! dissero gli uomini col fazzoletto rosso. Vogliamo abbattervi, senza spostarci di un passo, perchè non sapremmo dove andare! strepitarono gli uomini scarmigliati. Poi, senza un preavviso, gli scarmigliati presero il cilindro degli uomini in frac e se lo calcarono in testa, con decisione e, a dire il vero, anche grande soddisfazione. Allora gli uomini in frac presero il basco degli uomini col fazzoletto rosso e gli uomini, ormai senza basco, si scarmigliarono, non sapendo cos'altro fare.
Poco distante, un omino li osservava non sapendo decidersi. Voltar loro le spalle o appassionarsi a quelle dispute. Alla fine si convinse che qualunque cosa avesse deciso, ci sarebbe stato un solo perdente. Sospirò, raccolse le sue piccole membra dentro un enorme cappotto e si avviò mestamente verso le urne.

Una nuova avventura

Devo essere sincera: sono sempre stata restia ad intraprendere un'attività di blogger, per una serie di motivi. Non sono costante. Non sono narcisista. Non sono estroversa. Almeno così credevo. In realtà si inizia un'impresa per soddisfare un bisogno. Credo di aver individuato il bisogno nella necessità di esprimermi e di comunicare. Ho bisogno di scrivere, perchè la scrittura in sè mi rende felice, perchè mi permettere di indirizzare ad altre persone i miei pensieri, e con esse discuterne e in fin dei conti perchè è un'attività con una forte valenza liberatoria. Così mi ritrovo a riconsiderarmi mediamente costante, un po' narcisista e moderatamente estroversa. Errore di valutazione o cambiamento, in questa casa non ci si fa mancare nulla. Così si abbracciano sconfitte e trionfi, si accolgono radiose albe e mesti crepuscoli. Cosa dovremo aspettarci da questo blog? Volete che ve lo dica sinceramente? Non lo so di preciso, ma credo ci saranno un po' di riflessione sui misteri della vita, alcune considerazioni su fatti di cronaca, un po' di musica e molta ironia. Orbene, si vada a cominciare.